Ottobre, mese dell'inizio della raccolta delle cosiddette "olive da
mensa" nella Valle del Belìce. Quest'anno la raccolta, causa maltempo (e
si parla di grandine, alluvione e tromba d'aria) arrivato in anticipo rispetto
al 2021, è sostanzialmente iniziata, ma, dopo l' "Ottobrata" con le
temperature quasi estive, potrebbe ritornare il maltempo con giorni e giorni di
pioggia che impediranno qualsiasi tipo di raccolta. Già a causa delle nebbie
poco dopo la fioritura non vi è stata una perfetta allegagione quindi meno
frutti. L'estate torrida, i consorzi di irrigazione che un giorno sì e l'altro
pure avevano le tubazioni rotte non hanno sempre potuto elargire l'acqua
necessaria alle piante di ulivo. Certo un tempo non c'erano gli impianti di
irrigazione eppure l'olio si faceva. E' quello che ho messo in pratica in due
uliveti: poca acqua e una fresatura in più.
Nella Valle del Belìce, dove si coltivano soprattutto Nocellara del
Belìce, Giarraffa, Biancolilla gli agricoltori si stanno mobilitando affinché
sia i prezzi delle olive da mensa che quello dell'olio siano congrui: che
tengano conto del tempo e del denaro speso nell'arco dell'anno, che tengano conto
dello stato di calamità, che tengano conto soprattutto dei prezzi di mercato.
E' assurdo che gli oleifici ritirino l'olio a prezzi ridicoli per poi venderlo
ad un costo tre volte tanto.
Quest'anno a causa del lievitare dei costi in ogni ambito (personale,
molitura - aumento di almeno 7-8 centesimi al kg se va bene, delle lattine dai
€ 2,00 - € 2,30 degli anni scorsi si è passati ai € 3,00) anch'io ho dovuto
alzare il prezzo dell'olio quindi passare dai € 12,00 ai € 14,00 al litro.
Faccio presente che chi abita a Cremona e dintorni si ritrova l'olio a casa
senza alcun costo di spedizione perché lo portiamo direttamente. Qualcuno
potrebbe replicare che nei supermercati costa meno: ma che olio è? Di quali
cultivar si tratta. Faccio un esempio di una nota catena di supermercati dove è
possibile trovare l'olio Nocella del Belìce in bottiglia da 750ml a "SOLI"
e 12,80. Ebbene se si va a leggere bene l'etichetta si troverà scritto:
"Prodotto nella Val di Mazara", valle dove si produce un altro ottimo
olio ma trattasi di Biancolilla. Poi si sa che prodotti utilizzano per le
piante?
Per mia scelta le mie piante hanno concime naturale (che varia di anno
in anno: cavallo o un mix di cavallo, pecora e polina) e solo qualche passata
di rame. Sono convinta che un ulivo così come il corpo umano più gli si da
prodotti chimici più le sue difese immunitarie si abbassano, esattamente come
noi umani quando abusiamo di medicinali come gli antibiotici.
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