Come riconoscere i profumi dell’olio extravergine di oliva
L'assaggio dell'olio è una disciplina come quella del tè o del vino e, in quanto tale, utilizza tecniche e metodi statistici comuni e codificati in tutto il mondo, per offrire una misurazione e una rappresentazione affidabile, ripetibile, attendibile e completa.
Come si "annusa" l'olio?
Innanzitutto si versa la quantità di olio contenuta in un cucchiaio da minestra
nell'apposito bicchiere da degustazione detto Tulipano,
di colore blu cobalto Questo gesto fa immediatamente capire che l'udito, il
tatto e la vista non serviranno per la degustazione. Dato che il bicchiere a
tulipano è difficile da trovare in commercio ed è utilizzato principalmente
nelle sedute ufficiali di assaggio, si può usare un bicchierino di plastica da caffè.
Una volta nel bicchiere, come prima cosa si scalda l'olio con il calore della
mano, avendo cura di coprire il bicchiere con l'altra mano (nei panel di
assaggio professionali si usano un riscaldatore elettrico termostatato e un
idoneo coperchio di vetro); questo per non far scappare i profumi dell'olio,
che a differenza del vino non sono portati dall'alcool, ma sono fatti evaporare
dal calore fornito.
Si fa ruotare il bicchiere nel palmo della mano: lo sfregamento scalda per
attrito il contenuto. Quando non si avvertono differenze di temperatura tra
mano e contenitore, si può iniziare l'analisi (la temperatura di assaggio è
fissata dalla normativa a 28°). Si avvicina e si allontana più volte e
lentamente il bicchiere scoperto al naso, inspirando.
Questa procedura è fondamentale per evitare l'assuefazione: se s'iniziasse ad
annusare senza mai staccare il bicchiere dal naso, dopo poco tempo non si
sentirebbe più nessun odore . L'olfatto può cogliere nell'aroma dell'olio una
grande quantità di informazioni; è però importante avere una buona "memoria olfattiva"
per attribuire un nome.
L'odore
o aroma, non è una grandezza fisica: le sostanze chimiche non hanno un odore
proprio. L'odore esiste in relazione con i recettori posti all'interno del
nostro naso che reagiscono in modo differente secondo la molecola con cui
vengono in contatto: ogni molecola attiva il ricettore corrispondente che invia
un particolare segnale elettrico al cervello dove è smistato, codificato e
interpretato.
Di cosa profuma l'olio?
L'extravergine è una spremuta di olive, pertanto, deve ricordare il profumo del
frutto sano, fresco o maturo e deve richiamare alla mente l'oliva appena colta
dalla pianta.
Quando il profumo è positivo?
Anche se non è correttissimo, per fare una distinzione di massima semplice, si può
dire che profumi e sapori freschi sono positivi e quindi si possono considerare
dei pregi per l'extravergine, mentre profumi e sapori secchi corrispondono a
difetti.
I fiori, l'erba fresca, appena tagliata, le erbe aromatiche in fioritura, sono
profumi positivi, mentre la paglia e il fieno secchi sono difetti; la corteccia
fresca, la foglia staccata dall'albero, la linfa sono pregi; la legna secca o
tostata, le foglie secche sono sentori negativi; la mandorla verde è
sicuramente positiva, mentre la nocciolina americana secca è un difetto.
Quanti e quali tipi di profumo ci sono
dell'extravergine?
Al naso prima di tutto si percepisce il fruttato, e cioè l'insieme di tutte le
sensazioni olfattive tipiche dell'olio, che si può classificare in tre grandi
classi:
- fruttato leggero,
- fruttato medio,
- fruttato intenso.
Il
fruttato viene poi definito verde o maturo, a seconda se ricorda maggiormente
l'oliva acerba o matura e comunque sana.
I profumi dell'olio possono essere divisi in quattro gruppi.
Frutta Bianca
Sono i sentori che richiamano la banana, la mela verde o gialla, la foglia di
limone, la mandorla verde, in guscio, dolce o amara, la pesca, a volte anche il
guava, il frutto della passione, il mango, l'avocado e la frutta tropicale in
genere.
Land
In questa categoria troviamo i fiori, l'erba fresca o falciata, le erbe
medicinali, le foglie verdi, l'eucalipto, la linfa verde, i frutti di bosco, la
foglia di olivo sfregata tra le mani, ovvero quanto di fresco possiamo trovare
in un terreno di prato e bosco.
Orto
Tutto quello che possiamo cogliere entrando in un orto: piselli in baccello,
foglia di pomodoro, pomodoro verde o maturo, insalata, carciofo, cardo,
peperone, rucola, rosmarino, cime di rapa, maggiorana, erbe aromatiche,
basilico, timo.
Spezie
In una minima parte di oli possiamo percepire pepe fresco, mallo della noce,
foglia fresca di tabacco, sentori balsamici. In alcuni oli extraeuropei si
percepiscono sentori di cannella.